lunedì 28 ottobre 2013

Ma la sculacciata?


Di qualche giorno fa è la notizia di una ricerca che avrebbe scoperto che la violenza fisica sui bambini li predispone a loro volta a ricorrere alla violenza.
La mia considerazione è: ma và? Pensavo li spingesse a diventare pacifisti! Il problema però non è la notizia, di per sé giusta, seppur scontata... bensì il fatto che a quanto pare non sia così scontata, visto i commenti che ho letto. C'è ancora chi pensa che la classica sculacciata non sia da considerarsi violenza e che addirittura abbia una valenza educativa... la loro giustificazione? Mi hanno sculacciato e sto bene.
A queste persone vorrei dire, vi credo, ma non tutti stanno bene, i bimbi poco piú sensibili riportano traumi a lungo termine per i quali continueranno a sentirsi colpevoli e sbagliati, quelli più nervosi invece molto probabilmente riconosceranno nella violenza un mezzo per imporsi... e la cosa più allarmante e che la penseranno così anche i molti bimbi che considerano i genitori gli umani più infallibili...
Non ritengo utili né non dannose neppure le urla, e comunque aborro ogni tipo di violenza fisica ai bambini, considerandola un atto di vigliaccheria degli adulti.
La mia domanda a chi giustifica il ceffone (pericoloso anche per la salute a breve termine, ricordiamocelo) o la sculacciata è: ma se non riuscite a far fare ad un adulto ciò che volete, lo sculacciate? Gli date un ceffone? No? Come mai? Avete paura che reagisca per caso? Quindi potete sculacciare un bimbo perché siete codardi, giusto?
Oppure non picchiate un adulto perché non pensate che si risolvano i dissapori con la violenza? E quindi perché con un bambino dovrebbe essere diverso?
Ok, i bimbi sanno come far saltare i nervi, ma ricordiamoci che gli adulti siamo noi, siamo noi a dover trovare una soluzione per superare i loro capricci, siamo noi il loro punto di riferimento e il loro più importante esempio.
Lo so anch'io che é difficile, so che a volte la voce si alza di troppi toni dall'esasperazione, ma da qui ad alzare le mani ce ne passa, non pensate anche voi?
E anche quando alziamo la voce, ricordiamoci che il bambino CREDE a TUTTO ciò che gli diciamo, quindi evitiamo i dannosissimi: 'fai SEMPRE così', 'mi fai SEMPRE arrabbiare', 'non ne combini MAI una giusta', 'SEI un bambino CATTIVO', e via dicendo... se capita una volta non succede nulla, ma riflettete: qual'è il messaggio che passa alla lunga?
Che poi, un 'mi hai fatto arrabbiare', 'fai più attenzione', 'non mi hai ascoltato', 'ti stai comportando male' sarà più sincero e lascerà ampi argini di miglioramento, sia a noi adulti che ai bambini.
E fin qui sembro la super mamma equilibrata con la figlia tranquilla e buona buona. No, non é proprio così, soprattutto per la prima parte dell'affermazione.
I bimbi ci fanno arrabbiare, é vero, con loro spesso é inutile spiegare e discutere, verissimo... ma anche perché fisicamente pensano in maniera diversa da noi: ricordiamoci che pensiero astratto ed ironia vengono acquisiti intorno ai 14/15 anni!
Però mentre son lì che lagnano non ci viene proprio in mente come prima cosa, e diversamente che con un adulto non possiamo piantarlo lì e andar via... e allora capisco che la voce si alzi anche più di un tono, capisco che la presa per fermarlo o spostarlo si faccia più brusca... ma ricordiamoci SEMPRE, in ogni momento, che è un bambino e che se anche vogliamo attribuirgli le peggiori intenzioni, gli adulti siamo sempre noi: noi siamo il loro esempio, e se non pensiamo che la violenza sia giusta, non dobbiamo usarla con loro, in nessuna forma, MAI.
E se proprio scappa, almeno non giustifichiamo il suo scopo educativo e appena calmi... CHIEDIAMO SCUSA.
Però é proprio meglio che non succeda, preferisco di gran lunga chiedere scusa per un modo o una risposta brusca.

Ci sarebbe ancora da parlare ore contro la violenza, ma spero che queste poche considerazioni abbiano convinto chi non sapeva ancora che via prendere e che abbiano almeno instillato il seme del dubbio in chi ritiene la sculacciata un metodo educativo.
Per noi convinti contro ogni tipo di 'alzare le mani' sui bambini (e non) invece rimane  la sfida di ogni giorno nel riuscire ad onorare le nostre convinzioni, dandoci una auto pacca sulle spalle ogni volta che ci riusciamo (mentre magari ci dicono che non abbiamo abbastanza pugno fermo) e cercare di migliorarci ogni volta che la voce si alza troppo.

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