lunedì 7 ottobre 2013

Ecomamma mancata 2: detergenza&cosmesi.

Diciamocelo, nei primi almeno tre mesi da mamma il massimo di cosmesi a cui aspiriamo é una doccia, attimo più di riposo che di pulizia: lo avessimo nella doccia (e a casa!) useremmo anche l'acido muriatico per lavarci, altro che docciaschiuma emollienti, shampoo ricostituenti e balsamo districanti e illuminanti.
Però cominciamo ad essere subito concentratissime sull'igiene del nostro piccolo: salviette, dischetti di cotone con latte detergente e/o bidet ad ogni cambio, e sicuramente bagnetto tutte le sere (questo perché ci hanno detto che favorisce il sonno, mah!).
Cosa si può fare per diminuire l'impatto ambientale dei nostri neonati?
Sicuramente per le mamme ecoeco e bravebrave la scelta migliore sono i pannolini lavabili: inquinamento e anche spese ridotti al minimo. Personalmente, ero partita prima del parto con le migliori intenzioni, mi ero un po' informata ed ero convinta che appena rimessa in piedi avrei cominciato ad usarli... ma non l'ho mai fatto, dandomi mille alibi. Quindi qui posso fare solo una cosa in proposito: esprimere la mia più grande ammirazione per tutti i genitori che li usano. (E magari inserire anche qualche sito che ne parla).
D'altronde non mi definirei una ecomamma così mancata se fossi riuscita a mettere in pratica tutto ciò che mi sembra giusto, ecologico ed intelligente!
Allora parlo di ciò che conosco, dei piccoli passi e piccoli cambiamenti che se non cambiano il mondo in meglio, almeno rallentano il suo cambiamento in peggio.
Nel bagnetto sono sempre stata piuttosto ecofriendly.
Diciamolo subito: non facciamolo solo perché crediamo che aiuti il sonno notturno... Certo, é un bel rituale, rilassante più per noi che per il piccolo, ma purtroppo anche stancante più per noi che per lui!
Quindi se una sera siete troppo stanchi, o ancora meglio se decidete di non farlo tutte le sere, non sentitevi in colpa, non ascoltate chi vi dice che é per questo che non dorme bene: in realtà é una scelta che rispetta la pelle dei bambini.
I bebè non sudano molto e soprattutto hanno una produzione ormonale minima, quindi il loro sudore non puzza come quello adulto, aggiungiamoci che soprattutto nei primi mesi non svolgono grandi attività fisiche ed il risultato é che un paio di bagnetti alla settimana sono più che sufficienti. (Nel caso di dermatite atopica sono fin troppi addirittura).
E allora ok ad 1 bagnetto alla settimana con detergenti specifici, delicati (e anche ecologici: ne usiamo così poco che può anche costare un po' di più!), ma se lo facciamo ogni giorno? Nel rispetto del bambino prima ancora che dell'ambiente, usiamo l'amido. Esiste l'amido da bagno che costa poco e già in piccole quantità lascia la pelle morbida rispettandola.
Per mamme vegane e/o che si dilettano nella preparazione casalinga del seitan é ottimo anche l'amido che avanza, basta lasciarlo asciugare. Invece non ho mai provato amido che non sia di grano, ma mi piacerebbero testimonianze al riguardo!
Appena però il folletto ha cominciato a stare in piedi, abbiamo cominciato con le docce insieme: occhio alla sicurezza con tappetino antiscivolo e magari uno sgabello per lasciarli giocare.
La scelta della doccia insieme é utilissima d'estate perché ci si rinfresca insieme, mentre in occasione degli immancabili raffreddori é un occasione per una aerosol ben poco fastidiosa... e il vantaggio per tutto l'anno é che aiuta anche a migliorare la confidenza con l'acqua ancor più del bagno in vasca o vaschetta.
Credetemi, in questi inverni ho trovato utilissima la nebulizzazione in doccia per combattere il raffreddore, nei casi peggiori anche con una doccia al giorno o più di una sfruttando il bisogno di pulizia del papà... il tutto riducendo al minimo e spesso al niente l'uso di detergenti (che tra l'altro per quanto delicati, se vanno negli occhi un po' fastidio lo danno, statene certi!)
Vogliamo poi parlare delle creme post bagnetto?
A meno di pelle secchissima o dermatite, non serve. In caso di dermatite grave sentire il medico.Altrimenti olio di mandorle (ottimo anche per noi!) o creme senza schifezze. Cioè? Si può consultare on line un biodizionario che ci aiuta a capire l'inci (gli ingredienti), ma giusto per cominciare teniamoci lontani dagli onnipresenti petrolatum e paraffina che sono oli minerali che chiudono i pori e non lasciano respirare la pelle.

E noi?
Per me ho compiuto solo tre piccoli passi.
Il primo: ciao ciao balsamo! Certo, potrei usare aceto o acqua con acido citrico, ma normalmente ci rinuncio e basta: rinuncio al primo giorno di capelli morbidi e lucenti, ma ne guadagno 3 o 4 di capelli puliti! (solo d'inverno, purtroppo!). Così c'è un doppio vantaggio: inquino meno col balsamo, ma anche meno con i normali shampoo, usandoli meno volte.
Secondo: come già detto, utilizzo di creme post doccia ridotto all'osso, meglio olio di mandorle o altri, almeno d'inverno!
Terzo, e qui mi dico brava: sostituito il deodorante con acqua e bicarbonato. Semplicemente, in un bicchiere d'acqua aggiungete 2 o 3 cucchiaini di bicarbonato e rimestate, rimestate, rimestate. Aspettate mezz'oretta, poi rimestate ancora. Aspettate ancora e poi travasate in un vecchio spruzzino per deodorante. (avrete creato una soluzione satura di bicarbonato!) A questo punto potete aggiungere oli essenziali a piacimento, dal tea tree oil antibatterico, alla menta rinfrescante, a ciò che più vi piace... Io? Sto ancora finendo i campioncini di profumi in bustine che ho sparsi per la casa!
E ad ogni utilizzo ricordatevi solo di agitare la soluzione: facile, economico... e soprattutto efficace!
Come potete vedere sulla cosmesi&detergenza sono proprio scarsa come ecologia, ma i miei minuscoli passi saranno sicuramente alla portata di ognuna/o di voi.
Perché quindi scrivere questo post inutile? Perché non esistono solo supermamme casalinghe che si fabbricano dal sapone ai regali di Natale, né solo mamme lavoratrici che comprano tutto bioecopulito e saltellano felici dall'ufficio al fare le marmellate passando per il coltivare l'orto senza scomporsi per nulla.
Io voglio credere (e diciamocelo, ne ho viste) che esistano anche mamme casalinghe (non sempre per scelta) che pur spendendosi con gioia per figli e casa, hanno anche bisogno di svago, di tempo per sognare e anche per riposare, e che non sono rare le mamme lavoratrici che vorrebbero più tempo da dedicare a figli e famiglia, ma che passano le giornate correndo trafelate fra impegni lavorativi e famigliari e anelano ad avere anche un po' di tempo per sé. Ecco io parlo a queste mamme, perché sono convinta che se un cambiamento potrà esserci, questo non potrà che nascere da noi persone normali, che conviviamo ogni giorno con i nostri limiti e difetti e che vogliamo migliorarci giorno per giorno, con i nostri modi ed i nostri tempi. Scrivo per tutte coloro che leggendo in giro di super mamme impegnate in mille progetti, gettano la spugna pensando di non poter mai fare altrettanto... sapete cosa vi dico? Tutta la mia ammirazione per chi riesce in tutto, ma se ogni donna normale non farà i piccoli passi che si sente di fare, non potrà cambiare mai nulla.

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