lunedì 2 dicembre 2013

Discorrendo di bambini, autonomia e Banco Alimentare

La prossima volta che sentirò parlare di autonomia per un bimbo di un anno potrei non avere una reazione molto elegante.
Una mamma racconta piuttosto fiera di non dormire più in camera con il figlio di un anno, dicendosi contenta del fatto che la cosa non ha scosso minimamente il bambino, mentre lei all'inizio ammette di averne sentito la mancanza, ma ora é felice della ritrovata privacy... ed io mi dico: buon per lei, ad un anno non ci pensavo neppure ad una tale possibilità, ma se il bimbo é contento sono felice per loro... ma ecco che ancora non ha finito di parlare che un'anziana signora le dice: bè, avete fatto bene: bisogna renderli autonomi questi bambini.
Ora, tralasciamo il fatto che l'anziana signora in questione non appoggia i miei metodi educativi ritenendoli troppo 'soft', escludiamo quindi l'intenzione di mandarmi una frecciatina e parliamoci seriamente: ma quale autonomia può o deve avere un bimbo di appena un anno che non cammina, non parla e mangia solo minestrone e passati esclusivamente se imboccato?
Siamo seri, veramente il dormire in un lettino fa solo é una utile autonomia?
Personalmente, ho malcelato una risata e sono uscita dalla stanza, ma la prossima volta non so mica se sarò così politically correct, sapete?
Ora che mi sono tolta questo sassolino, avrei da esporre un dubbio, molto di parte, lo so, ma credo altrettanto legittimo.
Sabato scorso c'è stata in Piemonte la raccolta di cibo nei supermercati per il banco alimentare. Si diceva che si aveva disponibilità di pasta in abbondanza, ma carenza di carni e pesce in scatola, legumi in scatola (ma perché non li chiedono secchi, che costano meno?), olio e omogeneizzati e prodotti per l'infanzia... ma io chiedo: perché???
Personalmente non ho mai utilizzato questi prodotti per mia figlia e posso giustificare a malincuore e poco convintamente il loro uso solo in caso di mancanza di tempo per adattare i propri cibi ai piccoli... però ammettiamolo: se dei genitori si rivolgono al banco alimentare, non lavoreranno (come me d'altronde e purtroppo, non é certo una critica questa) ed il tempo mancante dovrebbe essere l'ultimo dei loro problemi, quindi potranno ben tagliare carne e pasta a pezzetti e schiacciare legumi... o mi sbaglio?
Che tra l'altro con quello che costa un pasto a base di prodotti specifici (ma a che pro?) per l'infanzia mangerebbero pure i genitori, e meglio.
Ok, era solo una riflessione, ma continuerò a rifiutarmi di donare alimenti di questo genere che considero 'diseducativi' per i piccoli ed una truffa per grandi con tanti sensi di colpa e poco tempo (purtroppo ed inevitabilmente spesso) i propri figli.

Buona settimana.

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