giovedì 7 febbraio 2008

...ma alla fine è meglio se pensiamo... almeno noi!

Di nuovo mi rivolgo ai pochi che capitano da queste parti per esternare la rabbia, costernazione, afflizione e quasi rassegnazione che mi assalgono in questi ultimi giorni ogni volta che apro un giornale o ascolto una notizia al tg. POLITICA. AIUTO!!!
Siamo messi male, troppo male, siamo agonizzanti.
Mentre l'Italia sprofonda nel baratro dell'inflazione (quella reale, non quella calcolata dall' Istat) galoppante, mentre le famiglie sono al tracollo perchè lo stipendio non basta più per nulla, mentre la banche si lamentano perchè quei gran furbi che hanno fatto il finanziamento per lo schermo al plasma non assolvono al debito, mentre i giovani rimangono a casa dei genitori perchè il massimo del lavoro certo è un contratto a tempo determinato di un anno con stipendio sotto la soglia di povertà... i nostri politici cosa fanno???
Gli idioti. Non c'è altro modo per definirli. E ora dovremmo ancora andare a votarli.
Facciamo un piccolo riassunto, e questa volta spero saranno in molti a dirmi la loro, sia pure per criticarmi dicendomi che la situazione non è poi così disastrosa come la dipingo.
Allora, parliamo del governo di sinistra uscente. Gran belle persone, seppure al pelo si sono fatte votare perchè ci promettevano grandi cose, calo dei prezzi, abbattimento dei 'diritti di nascita', CALO DELLE TASSE, ripresa economica, meno lavoro precario e più lavoro sicuro... nulla di fatto, hanno abbattuto solo qualche 'diritto' di pochi tirandosi addosso le polemiche dei diretti interessati, ma non i ringraziamenti dei beneficiari... o non hanno pubblicizzato bene tali cambiamenti, o non sono stati ben studiati... e chissà perchè opto per la seconda ipotesi. Comunque, a quanto mi risulta, come nel Gattopardo, 'tutto cambia perchè tutto possa rimanere uguale' (forse la citazione non è corretta alla lettera, ma il senso c'è). Appena c'è stata poi la necessità di tirare fuori gli attributi per cominciare riforme serie e radicali invece ecco lo sfascio, con Mastella che non si smentisce nel suo essere buffone di corte e le solite lotte intestine che hanno favorito la sfiducia e la caduta del Governo. Voto di serietà:2.
Parliamo dell'opposizione uscente e quindi della destra. Hanno fatto per due anni ostruzionismo anche su riforme che sono sicura ci propineranno nei loro programmi per il prossimo governo, ma se sono glòi altri a proporle sono dei cretini... no, cretini siamo noi che vi abbiamo votati (tutti e due gli schieramenti) credendo che foste persone serie. Se ciò non bastasse ecco mil leader della destra che nemmeno due mesi fa diceva che la Casa delle Libertà era un 'ectoplasma' e che i suoi alleati lo frenavano ed ecco qui che caduto il governo... puff! ...ma io scherzavo! Siamo tutti grandi amici, ci vogliamo bene, vogliamo le stesse cose e governeremo insieme l'Italia (pur di tenerci stretta la poltrona)... e questa volta credo pure che ci sarà una maggioranza tale da garantire la durata di un governo che se non si trascinerà dell'immobilisto sfornerà qualche legge che si rivelerà a sorpresa giusto giusto utile a proteggere qualche esponente del governo (e non uso la maiuscola per ovvi motivi).
Ora, questo il sunto degli ultimi due anni... ora ad aprile che si fa?
Ma voi veramente volete farvi ancora governare da questi invertebrati attaccati alla poltrona più che alla vita, veramente non vi siete più stufati di guardare queste brutte faccie ben tirate, veramente ancora potete sopportare che le leggi vengano fatte solo a favore di una piccola elite, veramente vi piace così tanto essere presi in giro da tutti (e ripeto: tutti) loro, veramente siete disposti a veder sparire il vostro potere d'acquisto per l'inedia di questi governanti che tra l'altro non essendo più certo nel fiore dell'età sono già arrivati (e guai a chi li sposta)???
So di essere poco credibile perchè non sono ricca e non ho fatto strada alla rovina del nostro Paese, ma se ancora si ripresentassero (come sarà) queste stesse facce alle elezioni, veramente non saprei chi è il meno peggio, avrei la sensazione di cadere dalla padella alla brace in quanto votando la destra darei credito a chi ha da poco screditato la propria coalizione e i propri alleati (oltre ad avere nel governo precedente fatto un bel pò di danni), votando invece la sinistra, che ve lo dico a fare, sentirei di legittimare alla nostra guida delle persone neanche capaci di mantenere la parola data tra di loro, figuriamoci con noi Italiani.
Allora la mia proposta è di andare a votare scrivendo sulla scheda elettorale un bel messaggino d'amore, ma tutti lo stesso, tipo: "Per favore andate a casa e cambiamo facce" (ma sono aperta a suggerimenti) in modo da non esercitare forse in pieno il nostro diritto-dovere, ma almeno di dare un messaggio chiaro a chi avrà la maggioranza, e cioè che una larga fetta (credo) della popolazione non ne può più di essere presa in giro da una classe politica senza convinzioni serie che non siano quella di fare i propri interessi. Vorrei tanto che il nuovo governo, di qualsiasi colore esso sarà, si senta il fiato sul collo da parte di quella popolazione che ha scelto di dissentire, tutta insieme, tutta in accordo, nella convinzione che dalla classe politica ci si possa e debba ancora aspettare che abbia un'ideologia condivisa col popolo e che la segua con impegno e coraggio, anche contro i propri interessi, anche se ciò può significare rischiare la poltrona, purchè in qualche modo vengano finalmente fatti gli interessi di coloro che li hanno votato senza ledere coloro che hanno votato dall'altra parte, nella coscienza che l'interesse deve essere quello di fare gli interessi della totalità della popolazione al di sopra di quelli che sono i vantaggi particolaristici.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Cara amica, ho letto con grande interesse le tue considerazioni riguardo lo stato comatoso della nostra politica, anzi della loro politica, visto che noi crediamo ancora che l’arte del governo sia un’altra cosa rispetto a questi incuci, ai ribaltoni, agli scandali, e ai sordidi teatrini a cui gli italiani si sono assuefatti ma che, invece, continuano ad essere motivo di sempre nuovo stupore agli occhi degli osservatori internazionali, per i quali ormai l’Italia è quasi tutta ‘na munnezza. Pur partendo dalle tue stesse constatazioni iniziali, vorrei proporre una prospettiva diversa che parte dalla consapevolezza che il centrosinistra abbia governato bene, nei limiti ovviamente dell’handicap della propria maggioranza di partenza, che poi infatti gli si è rivelata fatale. Davvero bisogna prendere atto che in questi 2 anni sono stati risanati i conti pubblici con risultati notevolmente positivi rispetto alle passate legislature; è facile aderire alla demagogia berlusconiana (e non solo sua) del “meno tasse per tutti” ma, come tutti gli economisti di Bruxelles ci ripetono, se non abbassiamo il deficit non possiamo tornare ad essere competitivi, e quindi rimarremo nel pantano della crisi economica e dell’improduttività. Quindi un regime fiscale equo ma rigido, controlli a tappeto contro l’evasione, e poi la successiva ridistribuzione del maggiore introito ricavato. È proprio questo il punto: pur correndo il rischio di risultare impopolare, il governo ha cercato di perseguire un risanamento che è stato lodato dalla comunità europea come la performance migliore tra tutti i paesi confederati. E ora sono sicuro che verrà lasciata un’ottima eredità (almeno da questo punto di vista) al governo che seguirà, che, pare oramai pressoché scontato, sarà il Berlusconi Tris. Certo, tutti gli elettori di sinistra si aspettavano di più, ma tutti i mali sono venuti da questa scelleratissima legge elettorale che costringe a creare alleanze anche eterogenee e produce troppa frammentazione di liste e correnti. Il male è venuto da lì, e Mastella e Dini, ma anche Pecoraio e Diliberto, ne sono un fulgido esempio. (Come diavolo fa uno che ha preso l’1% di voti alle politiche a diventare ministro della Giustizia? Con quali meriti? È colpa di Prodi che lo ha investito di tale importante carica? O piuttosto, come penso, è stata una nomina frutto di ricatti e minacce di crisi già dal primo giorno?). Prodi ha coltivato il progetto culturale, primanco che politico, di tenere insieme le due sinistre italiane (la riformista e la radicale), per coniugare giustizia e solidarietà insieme con modernità e innovazione, ma questa si è rivelata un’ambizione irrealizzabile, che mai si è realizzata in tutta la nostra storia politica, mi pare. E quindi ai cittadini, le politiche del centrosinistra al governo sono arrivate ogni volta svalutate, incerte, contraddittorie e soprattutto depotenziate, spolpate e azzannate dal famelico gioco d’interdizione di partiti e partitini, incapaci di far coalizione e sentirsi maggioranza. Quindi questo è stato il vero, grave limite; ma di cose buone ne ho viste tante, a cominciare dall’impegno di alcuni validi ministri che hanno lasciato un’impronta di serietà che mancava da tanto; penso a Bersani, Mussi, Fioroni e perché no anche il buon vecchio Tonino Di Pietro.
Tuttavia tutto ciò appartiene al passato, ormai si tornerà a votare con la medesima legge che porterà alla ribalta i vecchi di ieri e riproporrà gli stessi teatrini, inciuci e intrallazzi vari. Anch’io ho pensato seriamente alla possibilità del non voto, disertare le urne, tutti, per dare un segnale forte, fortissimo, per far capire, a chi ancora per cecità non l’avesse notato, che siamo stanchi di essere un paese instabile, corrotto, debole, in balia delle correnti, che non riesce a scrollarsi di dosso i suoi annosi problemi.
Ma so e sappiamo tutti che questa possibilità è un’utopia, quindi, sebbene prevedo che comunque ci sarà una percentuale altissima di astenuti, è importante esercitare ancora una volta il nostro diritto/dovere civico ad eleggere chi ci amministra; abbiamo poca scelta, lo so, si ripropongono le stesse facce e bisognerebbe andare ad esclusione, anche se un soffio di aria pulita in questo miasma politico lo vedo: il PD di Walter Weltroni, un uomo di sinistra pratico, affidabile, onesto e propositivo; il Chiamparino di Roma potremmo dire; il Barach Obama de no’artri.. Dunque ciò che farò è andare a votare, fiducioso ancora una volta nonostante tutto (perché poi la speranza è dei giovani, se ci usurpano anche quella siamo davvero spacciati), augurandomi che vinca il nuovo, il moderno, il cambiamento; e lottando, con l’indignazione ma anche con la critica costruttiva e l’azione quotidiana, per un paese migliore che rispecchi davvero la grandezza delle sue vestigia e che possa ambire ad un ruolo europeo di leadership nella cultura e nella democrazia. Amen.
P.S.: ho particolarmente apprezzato i versi sull’amicizia e sulla fratellanza di anime…mi aprono una finestra di ricordi. Baci Giulio

Anonimo ha detto...

V O T A MOVIMENTO 5 STELLE ... E' UNA SPERANZA
CIAO SAL