martedì 24 settembre 2013

Ecomamma mancata 1: le pulizie!


Dopo l'ultimo post vi aspettavate il decalogo della mamma perfetta e strali e maledizioni per ogni comportamento non condiviso???
Niente di più sbagliato: comincio subito con i miei difetti, con i vorrei, ma non riesco, con i sarebbe giusto, ma per me troppo faticoso (o dispendioso).

Le pulizie: questo mostro nella vita di ogni mamma normale che non può permettersi donna delle pulizie svariate ore la settimana, o peggio, che come me fa (suo malgrado) la casalinga e quindi si arrangia come riesce con i mezzi (limitati) a disposizione.
L'ideale sarebbero pulizie green, ecologiche, ma sicure.
Ho individuato due strade (ma sono aperta a suggerimenti!): mi produco i detergenti da sola o compro detergenti ecologici.
Dopo breve giro di negozi scarto la seconda: decisamente più costosi dei normali e i pochi dal prezzo abbordabile provati (es. nota marca ecologica da supermercato che inizia con W per lavare i piatti, o una da discount per bagni) dai risultati decisamente deludenti.
Quindi dovrei farli da me.
E qui iniziano i problemi.
Primo: ma dove le compro tutte quelle robe?
Secondo: ma per una imbranata come me sarà poi così sicuro fare saponi con la soda caustica?
Terzo: ma se ho una sola cucina, devo usare robe chimiche proprio dove mangio?
Quarto: ma il tempo, con bimba di 2 anni a casa, dove lo trovo?
Quinto: i costi rimangono non proprio bassi.
Conclusione: ci rinuncio!
Ok, ok, sono oltremodo criticabile, lo so che tutto l'inquinamento che produco ricadrà sui nostri figli, ma per ora non ho trovato il modo di migliorarmi per bene.
Allora che si fa? Si getta la spugna e basta? Ma anche no!

Dopo giri e giri sul web (fatti un annetto fa, ma appena recupero un po' di siti ve li segnalo), scopro un po' di cosine.
Intanto, le virtù anticalcari di aceto e acido citrico (che acquisto in negozio che vende articoli per pasticceria/panetteria a 8€/kg)... cosa posso farci?
Ho provato ad usare l'aceto per pulire il bagno, aggiungendo tea tree oil, dalle spiccate proprietà antibatteriche... sì, funziona, ma dopo un mesetto il bagno era sempre piú opaco, e non perché consumato. Tornata ad anticalcari meno green il bagno torna a splendere. Che si fa? Nel mio caso: si alterna! Non sarò eco, ma almeno cerco di limitare i danni!

Discorso diverso per la lavatrice: il detersivo inquina, che si fa? Personalmente adotto la soluzione di usarne la dose minima (e un po' meno) e rafforzare l'azione (non per i delicati) con additivi al percarbonato di sodio, che ho letto essere decisamente meno inquinante del perborati... prima o poi lo troverò anche puro, per ora leggo le etichette al supermercato e i risultati sono anche migliori dell'abbondare col detersivo.
Secondo step: l'ammorbidente, che secondo alcuni inquina ancor più dei detersivi. In questo caso invece sono greenissima: tre cucchiaini di acido citrico nella vaschetta apposita e i panni vengono sciacquati in acqua senza calcare e rimangono morbidi come con l'ammorbidente, ma senza profumo (che per noi é positivo, ma si potrebbero aggiungere oli essenziali) e senza residui: da provare.
Ovviamente ho provato anche senza nulla, e il risultato non era per nulla morbido!
Io utilizzo acido citrico puro in polvere, ma é consigliato usarlo in diluizione al 15% in acqua demineralizzata... mi trovo meglio con un flacone in meno in dispensa!
Si potrebbe usare anche aceto bianco diluito, ma noi ne sentiamo l'odore e la cosa decisamente non ci piace.
Se poi si vuole un effetto igienizzante (da non abusare, personalmente lo cerco solo quando ci passiamo l'influenza & co), si aggiunge all'acido citrico qualche goccia di tra tree oil e oltre ad igienizzare si ha anche un profumo balsamico che aiuta a liberare il naso!

Pulire i pavimenti: non trovo particolarmente utili i detersivi. Acqua calda da cambiare spesso?... ma non riesco più a rinunciare al vaporetto, che é l'unico a lasciare i calzini del folletto puliti (in inverno, mentre d'estate inspiegabilmente rimane membra della tribù dei piedi neri anche appena finito di pulire!). Ok, consuma tanta elettricità, però mi permette di lavare una volta la settimana e gli altri giorni uso solo energia pulita: la mia per passare la scopa!

Per tutto il resto, solo un po' di buon senso nell'usare lavatrice e lavastoviglie sempre a pieno carico, con programmi che risparmino elettricità, e per la lavatrice quasi mai a più di 30 gradi.

Insomma, molto lontana dall'essere una ecomamma. La cosa un po' mi dispiace, potrei e dovrei impegnarmi di più, ma rimango dell'idea che sia meglio fare quel che ci riesce che non fare assolutamente nulla, e non solo in questo campo... e intanto aspetto suggerimenti!

giovedì 19 settembre 2013

PiccoloElfoTraffica 2.0: chi sarà?

Ciao! Da oggi comincia la nuova vita di PiccoloElfoTraffica... in pratica una versione 2.0 di questo blog.
Perché? Semplice, perché sono diventata mamma e gioie e difficoltà di ogni giorno mi hanno convinta a condividere con chiunque sia interessato tutto ciò che con pratica, dedizione, ma anche tanto studio sto scoprendo ogni giorno sul fantastico mondo dell'infanzia e su come noi adulti possiamo accompagnare i nostri bimbi nella crescita rispettando il più possibile i loro innati bisogni biologici e la loro giovane e a volte fragile personalità.
Non ci saranno ricette per risolvere i problemi che ogni giorno si pongono ad ogni genitore, perché ogni bimbo é diverso e ogni relazione é diversa, ma ci saranno suggerimenti pratici e riflessioni sui bisogni dei più piccoli.
Non scriverò solo post mielosi (anzi, probabilmente ne saranno pochi), non distribuirò baci e abbracci se ci saranno commenti, non é il mio stile. Ciò che voglio condividere con voi é questa nuova straordinaria esperienza, così normale eppure così importante, accompagnata da quelle che sono mie riflessioni personali, ma scaturite e supportate non solo dalla mia realtà di madre, ma da tanto studio e anche dalla mia passata esperienza come tirocinante psicologa in contatto con bambini ed adolescenti.
Non nascondo che non mancheranno critiche costruttive a metodi preconfezionati e rigidi per risolvere i più annosi problemi dell'infanzia che disturbano i genitori... e già so che arriverà qualcuno a dirmi che li ha provati e che i suoi figli stanno benissimo e sono solari e gioiosi: a questo proposito vi lascio con una riflessione e poi una citazione.
Mentre aspettavate vostro figlio, quando avete avuto un mal di testa o altri leggeri problemi fisici, avete preso il medicinale che usavate sempre (o il primo che vi sembrava adeguato al disturbo) anche se aumentava di un 1% le possibilità di un qualche danno al bimbo, oppure avete cercato con medico e ginecologa il farmaco che potesse non nuocergli o nuocergli meno? Eppure ho letto spesso che gli aumenti di problemi per il feto si aggirano spesso sull'1-2% per molti dei medicinali di uso comune che si sconsigliano in gravidanza. Sebbene si abbiano 98-99 possibilità su cento che non succeda nulla, tutte noi sono sicura che abbiamo cercato un farmaco senza rischi, o addirittura ci siamo tenute i dolori. È lo stesso motivo per cui proprio non mi sento di appoggiare certi metodi: potranno esserci anche 1000 genitori che vengono a dirmi che i loro figli stanno bene, ma nel mio tirocinio di psicologa (e anche dopo a dire il vero) ho già visto bambini e ragazzi soffrire dopo aver subito certe scelte genitoriali... che ho capito solo dopo essere diventata mamma (e aver ancora studiato) che erano sbagliate.
Continuando con il paragone, qualcuno potrebbe ancora obiettare però che durante la gravidanza ci possono essere problemi di salute che possono nuocere al feto più dei medicinali per curarli, e in alcuni casi si è costrette quindi ad assumere medicinali non scevri da rischi, ricordiamoci che sono casi gravi e che sicuramente lasciano anche tanta ansia ai genitori, e sicuramente tali medicinali si utilizzeranno per il minimo tempo indispensabile e alle minime dosi efficaci... quindi quando si decide di usare metodi che potrebbero non essere innocui per i nostri bimbi, cerchiamo di essere sinceri con noi stessi su quanto ci ledono certi comportamenti dei nostri figli e lasciamo l'uso di ogni metodo che possa farli soffrire solo a casi veramente estremi, per il minimo periodo e solo per aiutarci stare meglio quel poco che ci permetta di accudirli amorevolmente.
Se tutto questo discorso vi sembrerà oscuro, meglio. La sua funzione é solo di 'rimando' quando dai miei prossimi post si vedrà quanto io sia 'radicale' nel rispetto di esigenze e dignità del bambino, sebbene anch'io commetta errori come penso un po' tutti, ma con la consapevolezza che sono mie debolezze e non modi utili per crescere bene la bimba a cui sono capitata in sorte come madre.
E ora vi lascio con una citazione: "...Ci sono cose che si fanno o non si fanno per principio, indipendentemente dal fatto che 'funzionino' o 'non funzionino'. In questo libro difendiamo l'idea che anche nel trattare con i bambini esistono principi. Anche se, adottando certi metodi, i nostri figli, forse, mangerebbero 'meglio' o dormirebbero di più, ci ubbidirebbero senza lamentarsi o starebbero un po' più zitti..., noi non li possiamo usare. E non necessariamente perché questi metodi siano inutili o controproducenti, nè perché causino 'traumi psicologici'. Alcuni dei metodi che criticheremo in questo libro sono efficaci, e forse qualcuno sarà anche innocuo. Ma ci sono cose che, semplicemente, non si fanno." (Bésame mucho, Carloz Gonzales)